TESTO DELLA RELAZIONE ESPOSTA DA ENRICO FERRARO NELLA RIUNIONE DEL 1° DICEMBRE 1978 PRESSO LA SALA DELLE RIUNIONI DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI CATANZARO IN NOME DEL COMITATO PROMOTORE DI UN CONSORZIO DI COMUNI PER DARE DEGNA POSIZIONE AL MATERIALE SCIENTIFICO LASCIATO DAL PROF. GANGALE E CONTINUARNE L’OPERA INTERROTTA CON LA SUA MORTE
Ringraziamo tutti gli amici qui presenti che cortesemente hanno voluto aderire al nostro invito per porre in esame quanto esposto ampiamente nella nostra lettera.
All’indomani della scomparsa del prof. Giuseppe Gangale noi ci siamo chiesti se l’opera da lui intrapresa dovesse continuare o finire e ci siamo chiesti se il suo pregevole materiale scientifico dovesse essere messo in luce e a disposizione di studiosi o in ogni modo di quanto hanno interessi culturali oppure relegarlo in qualche biblioteca-dimenticatoio oppure, cosa più grave, lasciare che il materiale sia “trasferito all’estero se non trova degna sede e custodia in Calabria in tempo utile”…citando testualmente lo scritto inviatomi dalla vedova del prof. Gangale dalla Svizzera in data 13 novembre u.s..
Noi naturalmente abbiamo preferito per la conservazione, il potenziamento, la divulgazione della cultura arberesca.
Come abbiamo detto, in un’altra occasione, il Centro studi di Crotone, la cui attività è certamente a loro nota, desidera continuare l’azione sistematica di tutela della lingua albanese nei paesi dove essa si parla e dove è più o meno gravemente minacciata.
Noi consideriamo la tutela di questo patrimonio non soltanto come un diritto e un dovere degli albanesi, ma anche come un coefficiente per conservare le caratteristiche dei paesi albanoglotti, in quanto fonte d’interesse turistico.
Per portare avanti questo nostro proposito abbiamo creduto opportuno di iniziare un concreto discorso con le amministrazioni locali e le forze culturali le quali sentono più da vicino il problema in argomento,
Pur non ignorando i problemi di tutte le diaspore albanesi d’Italia e delle altre minoranze linguistiche, noi oggi ci rivolgiamo ai signori amministratori degli otto Comuni che hanno costituito e costituiscono la zona gravitante sul Centro di Crotone: Andali, Caraffa, Carfizzi. Marcedusa, Pallagorio, San Nicola dell’Alto, Vena di Maida, Zangarona di Lamezia perché è la zona più minacciata e trascurata…e diremmo ignorata!
Se esaminiamo le varie bozze di legge per la tutela delle minoranze linguistiche presentate dalle forze politiche e quella ultima, in esame presso la IV Commissione Regionale, che le unifica, rileviamo, infatti, come da sempre e ancor oggi questi otto Comuni del catanzarese siano ignorati e come oggi addirittura si tenda ad emarginarli ancor di più con la creazione di un centro unico in San Demetrio Corone.
Noi nel passato abbiamo sollecitato un incontro con i vari proponenti le bozze di legge.
Abbiamo avuto un incontro con un DC. prof. Vasta prima a Caraffa e poi a Cosenza e poi un incontro più allargato a Crotone il 6 giugno 1977 presso la sede del Centro Informazioni Culturali (E.N.A.I.P.).O.d.G.: Memorandum del dr. Gangale sul problema dell’insegnamento dell’arberesco negli insediamenti relativi. Erano presenti alla riunione: - Algieri Armando Consigliere Regionale P.C.I. - Cortese Franco “ - Brunetti Mario “ - Spingola Felice sindaco di Verbicaro (Cs.) - Guarascio Giuseppe consigliere Regionale P.C.I. - Mariano Rende assessore Regionale Pubblica Istruzione - Del Grande Giuseppe funzionario Regionale P.I. - Cesare Marini segretario regionale del P.S.I. - Giuseppe Gualtieri esponente DC. Di Crotone - Elio Diogene teleradio 102 di Crotone - Squillace Virgilio giornalista - Pesavento Andrea direttore Centro E.N.A.I.P. di Crotone - Gangale Giuseppe direttore del Centro Greco Albanese di Glottologia di Crotone - Ferraro Enrico segretario “ - Nucera Salvino rappresentante dei Grecanici di Ghorio di Rogudi (RC.) - Siviglia Salvatore “ - Vacalebre Anselmo “ di Bova Marina - Talarico Carmine radio Macondo 104 di Crotone.
In data 12 maggio 1977 abbiamo espresso le nostre riserve alla bozza di legge DC. Cosentina in un comunicato trasmesso il 5 maggio 1977 da una rete televisiva locale e il giorno 8 maggio 1977 dal Giornale di Calabria. Il testo del comunicato è il seguente… (leggere il testo allegato)
Il testo è stato poi oggetto di una sottoscrizione di solidarietà da parte di forze culturali del catanzarese.
Conclusione: in settembre il presidente, la IV Commissione permanente di politica sociale dr. Accroglianò in una riunione a San Demetrio Corone ha illustrato punto per punto (citiamo quanto apparso sugli organi di stampa) il nuovo testo di legge regionale che unifica le varie proposte per l’introduzione della lingua arbyreshy nelle scuole elaborate dalla DC:
N’è seguito un interessante dibattito in cui “ tutti gli albanesi” riuniti in San Demetrio Corone hanno avuto modo di esprimere le loro idee in proposito!
In quei “tutti gli albanesi” gli articolisti avevano incluso anche noi assenti perché non invitati!
Naturalmente noi, in data 25 settembre 1977, abbiamo scritto al presidente dr. Accroglianò esprimendo le nostre idee in proposito e chiedendo un incontro con una delegazione d’otto rappresentanti dei Comuni albanesi del catanzarese.
Il dr. Accroglianò ci ha risposto il 17 novembre 1977 ringraziandoci e assicurandoci con un..” Non mancherò di tenere presente quanto da voi suggerito in merito al problema della lingua arberisca”
Pertanto, oltre al problema di cercare una degna posizione del materiale scientifico del prof. Gangale e di continuare la sua meritoria opera esiste quello di non essere gli emarginati tra gli emarginati, ma di avere la possibilità di dire anche la nostra.
Ciò è possibile se si è uniti in un programma comune.
Grazie (Enrico Ferraro) |