Signore, tu vedi
dove sono arrivato:
la strada era
lunga,
le tue porte
strette, com’è scritto.
Come tu hai
voluto, la casa ho lasciato,
ho preso la
bisaccia e sono divenuto un pellegrino
Come tu hai
voluto, ho valicato
montagne e
fiumi, ho acceso
dispute,
maledetto e benedetto,
assetato di
verità, ho parlato
lingue
straniere, con cittadini stranieri.
Io straniero in
mezzo ai miei,
io un solitario,
solo in mezzo a tanta gente
io un vaso
rotto, ma immagine
di Te che muti
in bandiera uno straccio.
Adesso che la
bandiera ho issato
sulla cima dei
monti dove
sono saliti i
miei avi
e spira il vento
della mia sera,
Signore, sia
issata a te questa bandiera.
Lascia ch’io ti
preghi, io che tante bandiere ho ammainato,
Lascia ch’io ti
preghi, io che non ho saputo pregarti
da anni, da
innumerevoli anni.
Vedi, la mia
lingua che non si scioglieva
come la lingua
di Zaccaria, senza fede,
si scioglie( per
invocarTi, o Altissimo,
o misterioso, o
ineffabile,
con le parole
morte degli avi,
acqua benedetta
aspersa
sulle mie aride
carte).