Cadono le foglie dagli
alberi
sulla collina di
Zangarone,
cadono malati
nell’inverno
i vecchi di Zangarone!
Possono seccare le foglie
sulla collina da dove
sono nate
mentre i vecchi vengono
scacciati,
naso in su e gambe giù,
e nelle bare dispersi
nei cimiteri dei paesi
latini
perchè i morti non hanno
in Zangarone un pezzo di
terra.
La cattiva sorte che li
disperse,
ancor prima, dalla Morea,
disperde oggi i morti
finchè nè di sangue nè di
cenere
arberesca rimanga traccia
sulla collina di
Zangarone.
Ma dov’è la tua tomba
signora Marusca, vecchia
arberesca dalla
dolce-parola?
La tua porta, questa
mattina,
ho trovato chiusa.
Ti avevo portato dei
fiori!
Io butto i fiori, e
ridiscendo,
Addio, Zangarone!